domenica 4 settembre 2016

VLOG 132: Rendersi utili in un'emergenza o calamità



Eh no!
E mi sa che con i giocattoli non funziona: serve anche qualcos'altro.
[♪♫♪]

Benvenuti a bordo viaggiatori solidali: questo è Diario di Viaggio on the road.
Io sono Grizzly e oggi sono qui non tanto in veste di youtuber, di vloggher, quanto soprattutto in veste di volontario di protezione civile, perché quella di cui voglio parlarvi è la mia esperienza di volontario di protezione civile in una situazione molto particolare.
Recentemente siamo stati colpiti da due grandi tragedie: innanzi tutto un incidente ferroviario (oserei dire ASSURDO) che è avvenuto in Puglia e, poco tempo dopo, da un sisma che ha colpito il centro Italia e ha fatto tantissime vittime.
Ora, noi italiani abbiamo un pregio: quando veniamo colpiti da delle calamità come queste (da delle catastrofi, da delle calamità piccole o grandi), noi italiani abbiamo un pregio, il pregio di riuscire SUBITO a tirarci su le maniche e a dimostrare di avere un grandissimo cuore.
Infatti ogni volta che succede qualcosa di grave, di brutto, ogni volta che succede - appunto - una calamità, riusciamo a dimostrare di saper gestire perfettamente la solidarietà, di saper dare perfettamente una mano, e che la nostra macchina dei soccorsi (principalmente la cosidetta "macchina della protezione civile") funziona veramente molto bene.
E sapete perché funziona veramente molto bene? Perché buona parte della macchina della protezione civile è gestita (e funziona) grazie ai volontari.
I volontari che cosa sono? Sono delle persone (come me, come tutti voi), delle persone normalissime, che hanno un lavoro, che hanno una vita, che non fanno la protezione civile di professione (fanno qualcos'altro di professione), ma che volontariamente, liberamente e gratuitamente mettono a disposizione il loro tempo e le loro professionalità quando c'è un'emergenza.
Soprattutto sottolineo: "non tanto il loro tempo quanto la loro professionalità".
Perché parlo di professionalità? Perché quando c'è un'emergenza non è che la protezione civile, i volontari, sono persone che si raggruppano e partono "all'arrembaggio": questo non esiste.
Anzi, un messaggio importantissimo: quando c'è una calamità, quando c'è un'emergenza, toglietevi dalla testa "Adesso ci mettiamo in macchina, partiamo: andiamo lì a dare una mano", MA SIETE MATTI?
NON ESISTE ASSOLUTAMENTE!
La protezione civile va lì perché ha delle professionalità, perché ha delle competenze. Dice "sì, ma sono volontari".
Sì, ma non vanno all'arrembaggio! Sono persone che hanno professionalità, che hanno competenze, sono persone che hanno strumenti, Dispositivi di Protezione Individuali (D.P.I.), conoscenza...
Anche perché non è che quando c'è un'emergenza si parte e quando si arriva lì ci si organizza. La protezione civile quando parte È GIÀ ORGANIZZATA, e non perché si è organizzata "prima di partire": la protezione civile VIVE organizzandosi nel "tempo di pace".
Per esempio l'associazione di cui faccio parte nelle calamità ha una specializzazione (tutta l'associazione): la specializzazione è quella della "logistica di cucina".
Abbiamo una grandissima cucina mobile (se non l'avete vista vi lascio un breve video sul doobly-doo e sulla scheda: è un giorno che ci siamo visti per pulirla, incontrarci tutti assieme): una cucina in grado di produrre fino a mille pasti l'ora. Quando si parte perché c'è un'emergenza la nostra associazione viene allertata, perché viene allertato "il gruppo di cucina".
Il gruppo di cucina non è questa cucina e cento persone che vanno lì a cucinare, abbiamo le nostre professionalità: ci sono dei cuochi professionisti (che vengono materialmente a cucinare), ci sono le persone che vengono a fare l'aiuto in cucina, che vengono a fare la "preparazione collaterale" (i contorni, tutta 'sta roba): a produrre mille primi, mille secondi e mille contorni ci vogliono delle professionalità, ci vogliono delle persone in grado di lavorare con grandi quantità senza perdersi. Io se devo cucinare per venti~trenta persone, veramente piglio una pinzetta e mi strappo i capelli: provate a pensare cosa significa cucinare per 800~900~1000 persone!
Perché partono anche magazzinieri, elettricisti (un'elettricista o due: per la gestione dell'impianto della cucina), un idraulico o due (perché la cucina va collegata agli impianti); in maniera tale che quando parte la colonna della cucina, la colonna della cucina è TOTALMENTE INDIPENDENTE: quando arriva non deve stare lì, aspettare, "Adesso che dovemo fà?". Siamo già pronti!
Addirittura c'è il gruppo di pioneristica, che si occupa di montare l'attrezzatura della cucina sul posto, parte il gruppo con la tenda per il personale di cucina (con l'attrezzatura per dormire), con l'attrezzatura di cucina (il carrello con tutti gli strumenti della cucina, il pentolame, le posate etc, i vassoi e via discorrendo), e parte il camion con i tavoli e le panche.
Non è che si parte e poi lì si vede cosa c'è: si parte e, non appena si arriva, lo stesso momento in cui si arriva [schiocco delle dita] già pronti a cominciare!
È questo che fa la differenza.
Ora, come dicevo, quando si verifica una calamità, tutti noi italiani mostriamo il nostro grande cuore, però succede spesso un fenomeno.
Un fenomeno che ho battezzato "l'effetto Helen Lovejoy dei Simpson": quando c'è una calamità, tutti quanti immediatamente pensano ai bambini che sono coinvolti nella calamità.
Pensate ai bambini!
Sì, esatto. Ma non pensate SOLTANTO ai bambini! Perché una calamità non coinvolge solo i bambini: coinvolge persone adulte, coinvolge persone anziane.
Nel 2009 in Abruzzo eravamo nel campo della protezione civile, arrivavano le donazioni dalla popolazione e continuavano ad arrivare omogenizzati. Non avevamo NEANCHE un neonato: dovevamo pigliare 'sti omogenizzati, telefonare agli altri campi, procurare campi dove ci fossero dei neonati e fargli avere 'sti omogenizzati.
Ma di questo vi parlerò nel prossimo vlog, perché io adesso voglio spiegarvi che l'aiuto più concreto che si può fornire durante un'emergenza, durante una calamità, è un aiuto di tipo economico.
Fate delle donazioni di denaro: sono la cosa più utile e più funzionale. Fate donazioni di denaro con l'SMS solidale, fate donazioni di denaro con le sottoscrizioni ufficiali, non lo so: la sottoscrizione della Croce Rossa, la sottoscrizione della protezione civile, con le sottoscrizioni che fanno, per esempio, i grandi quotidiani (non so: il Corriere della Sera con La7).
Diffidate, DIFFIDATE, *DIFFIDATE* da sconosciuti "volontari" che raccolgono donazioni per strada!
Diffidate di queste cose, diffidate di gente che diffonde coordinate bancarie "Fate una donazione «un aiuto ai terremotati/ai colpiti dall'alluvione»: un bonifico a questo conto corrente intestato a Tizio"
E chi è 'sto Tizio? Diffidate!
Utilizzate i canali ufficiali: un bonifico alla Croce Rossa, un bonifico alla protezione civile, un SMS solidale, un grande quotidiano nazionale che organizza una raccolta di fondi... lì ci si può andare "a occhi chiusi"
Questa è la cosa più importante: questo sicuramente è un aiuto concreto.
Se poi volete dare un aiuto concreto più "efficace", più "tangibile", di questo ne parliamo nel prossimo vlog, perché adesso vi do subito un consiglio.
E il consiglio è: prendete contatto con le associazioni di volontariato che ci sono nel vostro territorio.
E soprattutto prendete ADESSO (prendete in... nel cosidetto "tempo di pace") contatto con le associazioni di volontariato.
Voi mi direte: "Sì, ma io non posso fare il volontario, perché non ho mai tempo libero". E d'accordo: nessuno ti punterà una pistola e ti dirà "Allora buttati via, perché non sei una persona utile in un'associazione di volontariato".
Invece prendete contatto, prendete amicizia (guardate: vi garantisco una cosa - e se ve lo garantisco io, che sono Grizzly, potete fidarvi! - nelle associazioni di volontariato nessuno cercherà di mordervi!).
Prendete contatto per fare amicizia, per conoscere delle persone, in "tempo di pace", perché se quest'associazione di volontariato in tempo di calamità viene coinvolta e voi volete dare un aiuto concreto, potete andare a chiedere a quest'associazione "Ragazzi, vorremmo aiutarvi: come possiamo farlo?"
Dice "Non abbiamo personale: non possiamo... non abbiamo tempo, ma come possiamo aiutarvi?"
Non lo so: è un'associazione di cucina come la nostra? "Cosa possiamo farvi avere? Roba da mangiare? Coperte? Roba per pulire in terra? Che cosa vi serve? Questo? Va bene! Lo procuriamo, ve lo facciamo avere. C'avete il 'cambio' che deve salire? Sale il cambio, c'ha un mezzo per trasportare due~tre~cento scatoloni? Ve li facciamo avere"
Questo funziona, molto più che sbraitare molto forte "Qualcuno pensi ai bambini! (e scordiamoci degli adulti, e scordiamoci degli anziani)".
Nel prossimo vlog approfondirò questo discorso su come prendere contatto con le associazioni e come effettuare una raccolta di beni e di materiali che possa essere effettivamente utile alla popolazione, alla protezione civile, che possa effettivamente funzionare in una calamità.
Per il momento il messaggio che vi lancio è - soprattutto - quando c'è una calamità, sicuramente (a occhi chiusi) raccogliete dei fondi e mandate dei fondi: servono tantissimo.
Considerate che nella gestione di un campo non si va avanti solo con ciò che arriva dalla solidarietà: ci sono delle cose che - comunque - dovranno essere acquistate. Ci sono dei fondi per la gestione dell'emergenza, ci sono dei fondi che vengono stanziati dallo Stato, ma in questo caso anche le donazioni possono aiutare seriamente.
Insomma: quando succede un'emergenza, una calamità, non pensate solo ai bambini, pensate che ci vuole un pochino di logica per dare un aiuto concreto, perché ci sono tante persone coinvolte (non solo i bambini), tante persone che hanno bisogno di un aiuto concreto, e quindi ci sono tante cose che si possono fare per gestire un'emergenza.
Ora, io sono Grizzly, vi ringrazio per aver ascoltato queste mie considerazioni sino a questo punto: vi rimando al prossimo vlog per un aiuto concreto "logistico", vi ricordo - se questo vlog vi è stato utile - di fare pollice-in-alto e, soprattutto, di condividerlo con i vostri amici, con le persone che conoscete, affinché non si venga sommersi da Helen Lovejoy che sbraitano di pensare ai bambini, da persone che diffondono appelli a caso, da persone che continuano a telefonare ai numeri di telefono disponibili "a caso" e si cominci a pensare che il fatto di avere un grande cuore è importante, ma è importante avere anche un grande cervello.
Io sono Grizzly, vi ringrazio d'avermi ascoltato sino a questo momento, vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale youtube per non perdere le prossime novità.
Vi ricordo di iscrivervi anche al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda): in questo modo riceverete anche una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
E detto questo come sempre grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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